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SCESPIR n.2

VOCI E VOLTI DELLA SEGRETERIA DELL'ATG
"Noi ci siamo"

Entriamo nella postazione di controllo della Rassegna Nazionale Teatro della Scuola. Dietro la scrivania in noce troviamo Lorella Serini, mentre nell'area segnata dalla scrivania in metallo, carica di telefoni, fax, PC, stampanti e fotocopiatrici s'intravede Margherita Pasqualini. Sono le due responsabili di segreteria dell'ATG, l'Associazione che gestisce dal 1994 la Rassegna di Teatro della Scuola. Infaticabili, lavorano l'intero anno in questo locale non troppo grande, per programmare la realizzazione della Rassegna Nazionale di Teatro, che di consuetudine si tiene in aprile-maggio. Scopriamo il "dietro le quinte" della Rassegna attraverso le uniche presenze, fisse e costanti per l'intero anno, della struttura.
Chi sono Lorella e Margherita?
L) Lavoro all'ATG dalla sua nascita, il 1994, e ho 29 anni. Già dai primi anni mi sono occupata dell'aspetto amministrativo dell'Associazione e continuo a farlo con passione. Al di fuori del lavoro ho due passioni che sono il ballo e l'amore per gli animali. Ho un gatto, due cani e vorrei poter adottare Staff, il cane abbandonato infiltratosi all'interno dello staff della rassegna. Ora che tutti se ne sono andati, Staff gironzola malinconicamente nella piazza del paese. E' rimasto solo e io lo adotterò.
M) 30 anni, laureata in economia e commercio, da tre anni partecipo all'organizzazione di tutte le attività culturali dell'ATG. Il mio lavoro consiste nell'intrattenere rapporti con le scuole: sono l'interfaccia dell'ATG. Il tempo che mi rimane a disposizione lo dedico a fare bei viaggi e al cinema. Sono una ragazza estroversa e "adattabile" alle diverse circostanze; ovunque vado mi trovo quasi sempre a mio agio, così come è stato per il mio inserimento all' ATG.
Siete soddisfatte del vostro lavoro?
L) Sono molto gratificata. Vorrei solo un po' più di collaborazione da coloro che, appena conclusa la Rassegna, spariscono e lasciano la cura degli aspetti logistici a carico della Segreteria e del Responsabile dell'ospitalità.
M) Le attività, le idee e le potenzialità dell'ATG sono molte, ma sussistono limiti strutturali ed economici che frenano il suo sviluppo.
Qual è il vostro punto di vista personale sulla Rassegna?
La rassegna, dal punto di vista del progetto culturale e dell'organizzazione, funziona. Potrei paragonarla a "una macchina che potrebbe essere condotta anche da un cieco". E' ovvio che in ogni edizione va revisionata. Riceviamo spesso complimenti e ringraziamenti da parte degli insegnanti che partecipano alla rassegna, estesi a tutto lo staff, per la squisita organizzazione e disponibilità dimostrata ai partecipanti.
M) La Rassegna è il momento fondamentale dell'espressione dell'ATG; importante per coloro che vi partecipano. Tutti i ragazzi dovrebbero vivere una simile esperienza, almeno una volta.
Aprile-Maggio sono i due mesi in cui si svolge solitamente la Rassegna. Come sono vissuti dalle segretarie? Entusiasmo, fatica, emozione.
L,M,) Tutto questo. Noi siamo coinvolte già da gennaio, febbraio alla sua organizzazione, a differenza degli operatori che arrivano il giorno prima del suo inizio. E' la realizzazione del lavoro di un anno. E' il momento in cui si dà un volto a voci sentite telefonicamente per diversi mesi. Durante la Rassegna, se abbiamo lavorato bene nei mesi precedenti, possiamo rilassarci un po'. Certo, nei 21 giorni della sua durata, dobbiamo essere vigili e attente, controllare che tutto si svolga senza imprevisti. Ma l'imprevedibile esiste comunque e. allora, interveniamo! La fatica non è troppa, è più grande l'emozione di trovarsi di fronte a persone nuove, ogni anno diverse (per il turn-over richiesto dalla Rassegna). Anche far parte di uno staff di 25 persone è emozionante, per il continuo confronto, per la ricerca di armonie e equilibri, a volte difficili da conquistare. Dopo la Rassegna si torna alla routine. Come trascorrono le giornate dietro le scrivanie dell'ATG?
L)La Rassegna non finisce per tutti. I giorni successivi le scuole reclamano informazioni varie (foto, articoli, video.). Ci sono i bilanci, i conti.c'è da riportare tutto alla normalità. Poi si ricomincia a lavorare per le altre iniziative promosse dall'ATG, per nuovi progetti e, di nuovo, per la Rassegna successiva.
M)Tutti se ne vanno e si torna a lavorare nella solitudine. Si ritorna in due dentro questa stanza, a colloquiare con l'esterno solo per telefono. La routine serve a preparare il successivo evento in calendario.

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