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LO SPETTACOLO DI PIRANDELLO TRIONFA IN SICILIA

La commissione ha trovato di particolare interesse l’operazione di ricerca su un testo teatrale composito e originale quale è “Questa sera si recita a soggetto”.
La messinscena utilizza elementi anche metateatrali che una regia attenta ha saputo impostare al meglio consentendo al collettivo teatrale di inserirsi con padronanza nel congegno scenico recitativo dagli esiti positivi e da una resa degna di considerazione.
Di rilievo risultano l’accuratezza dei costumi, la gestione dello spazio scenico e i risultati di una ricerca musicale la cui esecuzione dal vivo è consona alla vicenda rappresentata e di sicura efficacia nel guidare la performance di una coralità sorprendentemente affiatata.

E a seguire queste parole grida di gioia e tanta commozione ad Agrigento lo scorso 8 dicembre.
La commissione della Selezione Premio Pirandello 2002 ha assegnato il primo premio della VI Rassegna di Teatro Scuola al Laboratorio Teatrale del Liceo Scientifico “V. Volterra” di Fabriano.
“ Questa vittoria ce la siamo sentita tutti nella stessa maniera” dice Antonella, una studentessa-attrice alla quale brillano ancora gli occhi al ricordo di quell’esperienza che “sarebbe troppo scontato definire bella”.
“ La vittoria?” conferma l’operatrice teatrale Allegra Spernanzoni “E’ stata una grande festa: tutti insieme!”
Lo stesso tipo di entusiasmo anche nelle parole della coordinatrice del Progetto, la professoressa Naida Bravi, che spiega: “Lo spettacolo non è stato frutto di una sapiente regia, ma di un laboratorio teatrale. I ragazzi hanno partecipato in maniera decisamente attiva a tutte le fasi. Certo, c’è stata la messa in scena, la parte del regista…ma c’è stata soprattutto una gran collaborazione. Un grosso lavoro d’insieme in cui niente è mai stato imposto, in cui persino i ruoli si erano confusi e non si capiva più bene chi erano gli insegnanti e chi gli studenti...”
Fare teatro a scuola al Volterra significa RICERCA: una ricerca sul testo (allo studio dei ragazzi vengono sempre sottoposte diverse letture critiche di un’opera) che si sposa piacevolmente con una ricerca che è frutto dell’originalità dei ragazzi.
Persino Nuccio Messina, - noto capo redattore della rivista teatrale Prima Fila - Presidente della Commissione ad Agrigento ha sottolineato questo aspetto chiamando i 28 studenti del liceo fabrianese ricercatori.
“ La Bravi non fa teatro coatto: non prende gli studenti e li trascina a teatro. C’è tutta una preparazione, un terreno culturale che lei promuove insieme alle sue colleghe e che la preside, prof.ssa Piera Picchi, sostiene fermamente.” Dice questo Allegra perché grazie al “pallino” della prof.ssa di far acquisire agli studenti la consapevolezza di ciò che si va a vedere, si è trovata a lavorare -collaborare- con un gruppo di studenti che se pur molto diversi tra loro (il laboratorio è interclasse e può parteciparvi qualunque studente lo desideri dal primo all’ultimo anno) in comune hanno tanta voglia di conoscere e di continuare a essere educati al teatro.
Tra la prof.ssa Bravi e l’operatrice, Allegra, c’è una grandissima intesa: basta vederle quando parlano l’una dell’altra per averne conferma! E’ un’intesa che si basa soprattutto sulla collaborazione e su un reciproco rispetto delle proprie competenze. Le loro sono due passioni che s’incontrano in un continuo confronto e gli studenti…ne approfittano! Ne approfittano per formarsi alla scuola del teatro al teatro della scuola, per imparare il linguaggio del corpo, la capacità di autovalutazione e di critica, il rispetto degli altri così come dello spazio scenico.
Durante le prove gli studenti rivolgendosi alla prof.ssa sempre presente chiedevano: “ Professorè, l’ha sentito il brivido?, “Comunicarmi il brivido,- ricorda Naida - significava volermi mettere dentro”.
Una vera e propria squadra insomma in cui grazie alla grande comunicativa con i ragazzi e alla capacità d’ascolto dell’operatrice ognuno s’è sentito protagonista: “Non c’era nessun ruolo secondario perché tutti eravamo protagonisti alla stessa maniera!”, parola della studentessa Giulia.
Una squadra che non poteva passare inosservata alla Rassegna d’Agrigento, tanto che la loro “coralità sorprendentemente affiatata” è stata riconosciuta e premiata.
Neanche a dirlo, il premio, un milione circa delle vecchie lire, i ragazzi hanno voluto destinarlo…alla continuazione del laboratorio teatrale a scuola!


PROFESSIONE: OPERATRICE ATG
Da un’intervista ad Allegra Spernanzoni

“Nell’Associazione Teatro Giovani mi sono trovata bene perché vi ho ritrovato la stessa sensazione che ho avuto la prima volta che ho fatto teatro a scuola da bambina: una sensazione di protezione e al tempo stesso possibilità di venire fuori.
Sono 4 anni che sono nell’ATG e questa esperienza mi ha fatto crescere, mi ha fatto allargare gli orizzonti mentali perché incontrando gente di posti diversi vedo che su certe cose non sono l’unica a lavorarci, a pensarci su…
Prima di lavorare con l’ATG percepivo che questo mio lavoro di operatrice teatrale veniva considerato come poco serio, un impiego poco importante, poco fondante.
E’ come se nell’ATG io abbia trovato verifica e fondamento: questo è un lavoro importante anche a livello sociale, non solo personale.
E’ un mondo ben strutturato e questo mi ha fatto crescere e consolidare il proposito di farlo come lavoro in pianta stabile.
Purtroppo quella di “operatore teatrale” è una dicitura non ancora conosciuta e pertanto si fa ancora fatica a riconoscerne l’operato.
Spesso nelle scuole ci scambiano per registi, ma noi non ci occupiamo solo della regia degli spettacoli; noi non impartiamo capacità agli studenti, ci occupiamo piuttosto di aiutarli a tirare fuori quelle che hanno.
… Fare laboratorio al Liceo Scientifico di Fabriano è stata un’esperienza bellissima e arricchente che ha visto nella vittoria ad Agrigento non un punto d’arrivo, ma un incentivo a continuare, ad andare avanti.”


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