vai al contenuto saltando la barra di navigazione
barra di navigazione

SCESPIR n.4

Autolettura che serve
E' il secondo anno che mi trovo a partecipare a "La Culla e l'Aquilone". Lo scorso anno ho aderito al progetto "Il corpo: scrivere nello spazio", esperienza ricca e sinergicamente pervasa da emozioni varie con e tra i partecipanti. Questa volta sono andata a scuola, ho fatto l'allieva. Il mettersi in gioco per provare e sperimentare confrontandosi è il vero senso del teatro. La formazione. Noi formatori siamo stati questa volta formati. Come si sta dall'altra parte? Proviamo! "Buon giorno Preside!" "Buon giorno ragazzi!" Inizia così la lezione, segue la presentazione dell'esperto e del prof. Che seguirà il progetto teatro (esperto pagato e prof. sotto pagato, come sempre in tutte le scuole.finzione.vera), ma .OK lavoriamo e alla fine del corso i due gruppi producono.cosa? Non importa cosa, importa il come, importa quanto si è lavorato, su quali basi, quali suggerimenti, input, ma soprattutto sono da rilevare tutte le problematiche, i nodi sul tappeto, legati alla risposta alle domande: cosa, come, con che, quando fare teatro a scuola: Curricolo o extracurricolo, teatro classico o scrittura legata all'immaginario dei giovani, purezza o prodotto? Insegnanti volenterosi o esperti esterni (i teatranti).Ma la vogliamo formare o no questa mentalità collaborativa intorno a un progetto?
Il teatro a scuola non va solo fatto, ma va spronato, consigliato: fa bene alla salute del corpo e della mente, fa acquisire sicurezza alla propria fisicità, diventa adeguazione di metodo in un percorso per tentativi ed errori (prove, prove, riprove, rimaneggiamenti), favorisce la comunicazione, incentiva lo spirito critico e in campo pratico lavorando, diventa la convergenza multidisciplinare di competenze ecc. ecc. ecc.
Nei tre giorni di lavoro si sono susseguiti numerosi spunti di autolettura del proprio "modus operandi", del sapersi mettere in gioco, nel saper far giocare, nel saper coinvolgere tutti, nell'abilità di convogliare verso una propria idea preconfezionata. Ma numerosi sono stati anche i sentimenti scatenati e stimolati da questa esperienza fantastica, sentimenti più o meno pacati, più o meno latenti. Sicuramente è stato un lavoro che ha generato tensione, tanto che.non mi vergogno a dirlo, a casa sono crollata e ho dovuto recuperare qualche ora di sonno. E poi l'organizzazione.fantastica come sempre, attiva e puntuale. Grazie a tutti voi per queste esperienze meravigliose che ci offrite!
Maria Dolores Iammarrone

Maria Dolores Iammarrone è Insegnante presso l'Ist. Comprensivo "A. Manzoni" di Corridonia.

Home Page > News > Scèspir > n° 4Sommario > Approfondimento